Carta dei Servizi

Carta dei Servizi

  • Comunità educativa per minori “Buon Pastore”
  • Alloggio Giovani per maggiorenni “Buon Pastore”

Indice

  1. La nostra storia, la situazione attuale
    1. La nostra origine
    1. La struttura di accoglienza
    1. Le autorizzazioni
    1. Tariffe applicate
  2. Operatività della Cooperativa
    1. Organi direttivi e responsabilità gestionali
    1. Risorse umane
  3. Educatori, equipe e supervisione
    1. Il coordinatore
    1. L’educatore
    1. Le equipe educative
    1. La supervisione
  4. Procedura di ammissione e rapporto con i Servizi
    1. Condizione fasi inserimento
    1. Il rapporto con i S.S.
  5. Il Progetto Educativo Generale della Cooperativa
  6. La progettualità personalizzata nei servizi residenziali
    1. Progetto Educativo Individuale (PEI)
    1. L’ accompagnamento alla dimissione
    1. Una speranza per il futuro
  7. Reclami
  8. Rilevazione della qualità percepita

Mappa e contatti

Genova, Gennaio 2021


1-      La nostra storia, la situazione attuale

1.1 La nostra origine

La denominazione scelta vuole affermare la continuità con una presenza e un patrimonio di valori che Genova conosce da oltre un secolo: infatti, le suore del Buon Pastore sono nella nostra città dal 1842 e nell’attuale sede di Via Parini dal 1887.

La loro attività, pur con l’evoluzione legata al variare dei contesti sociale, politico ed ecclesiale, si è sempre rivolta al mondo femminile attraverso l’accoglienza, l’educazione e la formazione professionale delle fasce più deboli, più giovani.

In particolare, dal 1992, le suore hanno iniziato, con l’autorizzazione del Comune, la gestione di una Comunità educativa residenziale per ragazze minorenni a cui si è aggiunto nel 2001 un Alloggio giovani per il cammino verso l’autonomia delle ragazze dai 18 ai 21 anni.

Da alcuni anni la Congregazione ha avviato a livello nazionale un processo di graduale passaggio ai laici delle iniziative socio-assistenziali, promuovendo la costituzione di enti in grado di garantirne la gestione in autonomia: l’Associazione Nuovo Buon Pastore Onlus risulta da questo cammino ed ha assunto dal 2002  la responsabilità della gestione dei servizi educativi con l’impegno di continuare a tradurre nell’attività quotidiana la promozione della dignità di ogni persona, intesa come sintesi  di corpo e spirito, nel rispetto delle diverse culture e confessioni religiose.

Il 6 febbraio 2019 sette educatrici e due suore dell’ordine del Buon Pastore hanno costituito la  Buon Pastore Cooperativa Sociale – Impresa Sociale[1] che rappresenta la sintesi di questo percorso. Il 24 maggio 2019 è stata autorizzato il trasferimento di titolarità dei due servizi dall’Associazione alla Cooperativa.

La Cooperativa fa parte della Consulta Diocesana per attività a favore dei minori e della famiglia.

1.2 La struttura di accoglienza

La sede della Cooperativa, che ospita tutte le attività svolte, è situata in Via Parini 16, nel quartiere di Albaro, in un fabbricato completamente ristrutturato nel 2007. È facilmente raggiungibile con l’auto (dal tratto superiore di Via Zara, prendendo Via Pellettier) e con i mezzi pubblici (autobus 42, 15 e 43, con un percorso a piedi di pochi minuti dalle rispettive fermate).

L’attività educativa si articola oggi su tre servizi:

  • Una CEAS femminile, 6-18 anni con 8 posti letto, referente Nicoletta Moretto reperibile al numero di cellulare: 3755302748
  • Un “alloggio giovani” femminile per la fascia di età 18-21 anni con 6 posti letto, referente Simonetta Schiavo reperibile al numero cellulare: 3498084034
  • Progetto  “Dopo di noi”
  • Servizio di Accoglienza provvisoria.

I referenti sono reperibili anche ai numeri telefonici: 010-317452 e 3477031215

I servizi residenziali sono ospitati in due appartamenti indipendenti, in linea con gli standard previsti dalla normativa vigente, dotati di soggiorno-cucina, stanze a 1 o 2 letti tutte con bagno, ampi spazi per studio e attività comuni (salone al primo piano), dispense, lavanderia.

Il progetto “Dopo di Noi” prevede la sistemazione abitativa presso un monolocale denominato “casetta”, struttura indipendente all’interno della  proprietà della Congregazione ed una presa in carico educativa di circa 50 ore mensili.

Il servizio di accoglienza provvisoria prevede la sistemazione alloggiativa presso un appartamento indipendente denominato “Il Girasole” all’interno della proprietà della Congregazione.

Tutte le ospiti hanno a disposizione anche un’ampia area esterna nel verde, godibile per gran parte dell’anno.

L’immobile e gli spazi esterni sono di proprietà della Congregazione che li ha concessi in comodato d’uso all’Associazione di volontariato (socio sovventore della Cooperativa) con autorizzazione d’uso alla Cooperativa stessa.

1.3 Le autorizzazioni

L’autorizzazione formale al funzionamento della comunità educativa per minori risale al 29/6/1999 ed è stata rinnovata nel 2007 in relazione al trasferimento nei locali ristrutturati (provvedimento n. 105 del 30/10/2007).

Per l’alloggio giovani valgono la DIA (prat. 174-2007) del 21 agosto 2007 e la DIA  di ampliamento da 4 a 6 posti (prot. N. 420806 del 30/11/2010).

In data 24/05/2019 con provvedimento n. 322 e n. 323 viene autorizzato il trasferimento di titolarità ai sensi e per gli effetti dell’articolo 5, c. 6, della L.R. 9/2017 dall’Associazione alla Cooperativa.

1.4 Tariffe applicate

Le tariffe ad oggi applicate sono:

per la CEAS Euro 106,85 (Iva esclusa)

per l’Alloggio Giovani Euro 48,27 (Iva esclusa)

2. Operatività della Cooperativa

2.1 Organi direttivi e responsabilità gestionali

Il Consiglio di Amministrazione, come da Statuto, è investito dei più ampi poteri per la gestione sia ordinaria che straordinaria ed è composto da Simonetta Schiavo (Presidente e Rappresentante Legale), Olga Giovani (Vice-Presidente); Nicoletta Moretto (Consigliere), Paola Garbarino (Consigliere) e Teresa Linda (Consigliere), nominati con atto costitutivo del 6/02/2019 per la durata in carica di 3 anni.

2.2 Risorse umane

La Cooperativa si avvale dei soci laici e religiosi, dei dipendenti soci e non, dei volontari del Servizio Civile Nazionale, dei tirocinanti dell’Università degli Studi di Genova e dei volontari del Servizio di Volontariato Europeo ESC.

a) Volontari:

La Cooperativa si avvale inoltre di circa 15 volontari dell’Associazione Nuovo Buon Pastore Onlus, assicurati a termine di legge e in regola con il casellario giudiziale. I volontari svolgono mansioni di aiuto agli ospiti nello studio, nella condivisione della quotidianità e di alcune attività esterne.

b) I dipendenti dei due servizi educativi:

Il personale educativo è in possesso di titoli di studio/requisiti previsti dal DGR Liguria n.535 del 27/03/2015 e n. 488/2016.

  • CEAS: n. 7 educatori compreso il coordinatore
  • Alloggio Giovani: n. 2 educatori compreso il coordinatore

I dipendenti dei 2 servizi sono otto a tempo indeterminato e uno a tempo determinato, tutti inquadrati nel CCNL Uneba.

Per la CEAS il lavoro si svolge in turno continuo sulle 24 ore con apertura 365 g/anno, secondo schemi che garantiscono le necessarie fasi di compresenza.

Per l’Alloggio Giovani sono previste 10 ore/settimana di intervento educativo per ospite.

c) Dal 2005 sono impiegati con risultati molto positivi:

– i volontari del servizio civile

– studenti tirocinanti inviati dalla facoltà di Scienze Pedagogiche e di Medicina dell’Università di Genova.  

     Da Novembre 2020 sono impiegati volontari del Servizio di volontariato Europeo ESC.

A tutte le risorse presenti vengono offerte occasioni di formazione; in particolare gli educatori e i volontari del servizio civile frequentano ogni anno corsi di aggiornamento organizzati dalla Consulta Diocesana per le attività a favore dei minori e delle famiglie, da altri enti e da esperti come prevedono gli impegni assunti con l’accreditamento.

Su materie quali la sicurezza, il pronto soccorso, la privacy e HACCP vengono frequentati seminari esterni e organizzate riunioni interne, con l’intervento di consulenti. 

3. Educatori, equipe e supervisione

3.1 Il Coordinatore.

Nell’ambito delle direttive generali ricevute e in funzione delle specificità dei compiti assegnati:

–    garantisce l’attuazione dell’attività educativa

–   instaura, supporta ed agevola i rapporti con i Servizi Sociali invianti, le famiglie, il territorio e in casi di necessità con il Tribunale per i Minori, la Questura e altre analoghe istituzioni

  • opera una prima valutazione sull’opportunità dei nuovi inserimenti
  • programma le riunioni dell’equipe per verificare i percorsi individuali e supportare il lavoro         degli educatori
  • garantisce l’impiego dei volontari e di eventuali famiglie d’appoggio, valutandone motivazione e adeguatezza ai compiti affidati
  • effettua la ricerca del personale, partecipando con il presidente alla selezione
  • stabilisce orari di lavoro, permessi, ferie, sostituzioni e cura l’attuazione dei programmi formativi annuali del personale.
3.2 L’educatore.

È la figura professionale qualificata che mette in gioco le proprie capacità tecniche e umane nel lavoro in comunità/alloggio, condividendo con gli ospiti la quotidianità e promuovendo un clima accogliente, familiare e propositivo. Nell’ambito dei progetti individuali mantiene rapporti con:

– la scuola, con periodici contatti con gli insegnanti

– la famiglia d’origine, svolgendo un ruolo di mediazione e osservazione delle dinamiche relazionali

– i servizi sociali, in appoggio al coordinatore o su specifica delega

– il territorio e la rete dei servizi disponibili.

Il nostro modello educativo prevede per i servizi residenziali la figura dell’educatore di riferimento.

3.3 Le équipes educative.

La riunione degli educatori si svolge ogni settimana, con ordini del giorno predisposti dai coordinatori.

La discussione si avvale di relazioni scritte predisposte dagli educatori sull’andamento dei vari progetti individuali. Di ogni incontro viene redatto verbale su appositi registri.

3.4 La supervisione.

Ogni due settimane con l’intervento di uno psicoterapeuta, si svolgono supervisioni per la verifica dell’attività educativa, delle relazioni all’interno dei gruppi e della programmazione a breve termine; lo psicoterapeuta è disponibile a incontri individuali con i singoli educatori per supporto personale. Le riunioni di supervisione hanno durata di 2 ore e vengono verbalizzate.

  • Procedura di ammissione e rapporto con i Servizi

La Cooperativa accoglie ospiti inviati dai Servizi sociali, provenienti prevalentemente dal Comune di Genova; di norma non ci rendiamo disponibili per portatori di gravi handicap fisici o psichici, per casi di pronto intervento o provenienti dal circuito penale.

4.1 Condizioni e fasi di inserimento

Servizi residenziali

Condizioni per l’inserimento di una nuova ospite sono, in generale:

  • la possibilità di individuare con i servizi sociali un progetto educativo significativo
  • la prospettiva di un possibile rientro in famiglia, di un futuro affido familiare o di un percorso verso l’autonomia
  • la salvaguardia del clima educativo del gruppo preesistente.

Le fasi essenziali di un inserimento si possono così riassumere:

  • contatto diretto fra l’assistente sociale e il coordinatore
  • ricevimento di una relazione sulla ragazza, la sua storia ai seguenti indirizzi email: cooperativabuonpastoregenova@gmail.com, alloggio@cooperativabuonpastoregenova.it (per inserimenti Alloggio) ceas@cooperativabuonpastoregenova.it (per inserimenti in CEAS)
  • incontro con l’assistente sociale per una prima definizione del progetto educativo (progetto quadro)
  • colloquio con la ragazza, i familiari e gli operatori del servizio (A.S., educatori, psicologi, ecc)
  • lettura e accettazione del regolamento della comunità per le minori
  • lettura e firma per accettazione della “carta dei diritti e dei doveri” e del “contratto d’ingresso” in Alloggio Giovani, per le maggiorenni.

In caso di decisione positiva, viene richiesta la documentazione del servizio inviante (incluso l’impegno di spesa concordata) e della ragazza (storia, motivazione e progetto di inserimento, decreto T.M., documenti personali, sanitari, scolastici).

In caso di decisione negativa verrà fornita dalla struttura motivazione scritta.

4.2 Il rapporto con i Servizi Sociali

Servizi residenziali

Il rapporto con i servizi invianti è elemento primario del successo del progetto educativo e pertanto deve costruirsi sulla reciproca fiducia e sul confronto. Le fasi essenziali di questo rapporto consistono in:

  • colloqui di accoglienza, per definire tempi, motivazioni e obiettivi (v. anche il punto 4.1)
  • incontro, dopo un periodo di osservazione concordato (1/3 mesi), per l’elaborazione del progetto educativo individuale (PEI; v. punto 6.1)
  • successivi incontri, almeno ogni 3 mesi, fra coordinatore, educatore di riferimento e servizi sociali per la verifica e l’eventuale aggiornamento del progetto

La famiglia della ragazza ospite è coinvolta dai servizi sociali in stretto rapporto con gli operatori della CEAS.

5. Il progetto educativo generale della Cooperativa

La Cooperativa si propone di offrire:

  • un progetto educativo, culturale e di promozione sociale attraverso una presenza integrativa, non sostitutiva, del ruolo della famiglia
  • un percorso formativo che mira alla promozione globale della persona, curandone tutte le dimensioni, senza trascurare alcun ambito di crescita
  • un progetto di integrazione sociale basato sul rispetto di sé e degli altri, sullo studio, sul lavoro e sul recupero della relazione familiare, quando possibile.
  • Percorsi di autonomia per neomaggiorenni e soggetti fragili.

Con diverse accentuazioni per comunità minori e alloggio maggiorenni, l’attività educativa tiene presenti i seguenti punti:                                    

–    capacità di relazionarsi con coetanei e adulti

  • raggiungimento dell’autonomia nella gestione degli spazi quotidiani e nel giudizio delle situazioni
  • potenziamento dei rapporti familiari, ove possibile
  • conseguimento degli obiettivi scolastici
  • tenuta del ritmo quotidiano
  • inserimento lavorativo
  • per i maggiorenni raggiungimento autonomia abitativa

La gestione comporta un confronto costante con il territorio e con le politiche attuate nel sociale dagli Enti Locali per adeguare e riprogettare la nostra offerta; a tal fine la Cooperativa trae vantaggio dall’appartenenza alla Consulta Diocesana per le attività in favore dei minori e della famiglia ed è inserita a livello nazionale nel coordinamento delle realtà del Buon Pastore operanti nel Paese.

6. La progettualità personalizzata nei servizi residenziali

Ogni inserimento in CEAS e Alloggio Giovani passa attraverso un lavoro concertato tra servizio inviante, coordinatore e, per quanto possibile, la famiglia di origine e il minore/maggiorenne. Questa fase si articola su due livelli:

  1. il progetto quadro redatto dal servizio inviante che definisce le finalità dell’accoglienza (ritorno in famiglia, affido, adozione, autonomia), tempi dell’intervento, le motivazioni che determinano le linee progettuali;
  2. il progetto educativo individuale (PEI), che definisce le azioni a supporto del progetto quadro, i tempi di realizzazione, le responsabilità, si realizza attraverso: la relazione educativa, la valutazione e il monitoraggio delle risorse e delle potenzialità del minore/maggiorenne, la cura dei legami familiari, la stesura del genogramma ed il raccordo con le risorse scolastiche, di socializzazione e orientamento al lavoro presenti sul territorio.
6.1 Il progetto educativo individuale (PEI).

Il PEI è lo strumento fondamentale per l’attività interna e per il confronto e le verifiche con i Servizi Sociali invianti, con i quali viene concordata e sottoscritta la versione iniziale. Esso viene compilato entro 60/90 giorni dall’ingresso. Per inquadrare la situazione nella sua complessità, si articola nella definizione analitica delle aree di evoluzione/intervento:

  • percezione, espressione di sé, sviluppo psicofisico
  • rapporto con adulti di riferimento
  • rapporto con i coetanei
  • quotidianità (sonno, cibo, tempo libero, cura di sè e dell’ambiente)
  • attività ludiche-sportive-artistiche
  • scuola
  • famiglia

–     lavoro (in particolare per le giovani dell’alloggio).

Per ogni area vengono definite e verificate azioni e metodologie di lavoro; periodicamente si procede ad una verifica complessiva con i servizi sociali per la valutazione dei risultati, apportando le eventuali modifiche. 

6.2 L’accompagnamento alla dimissione

La dimissione è la parte conclusiva e più delicata del progetto educativo e avviene a seguito di una decisione condivisa con i servizi sociali o per il raggiungimento dei limiti di età. Essa presuppone una preparazione che, per durata e contenuti, varia in funzione della destinazione della ragazza: ritorno a casa, in famiglia affidataria, verso l’autonomia o passaggio in alloggio protetto per giovani.

In generale, la dimissione è il risultato del lavoro svolto con la ragazza al fine di:

  • maturazione del senso di realtà
  • interiorizzazione regole e valori
  • raggiungimento di autonomia nella gestione della quotidianità e delle relazioni
  • accettazione del futuro previsto per lei.                            

Per le ragazze che devono intraprendere la strada dell’autonomia totale, la fase preparatoria include l’aiuto concreto a conseguire un titolo di studio, trovare (e arredare) casa, un lavoro e la costruzione di una rete di supporto in caso di necessità.

La Cooperativa ritiene opportuno non interrompere i rapporti con le ragazze, offrendo la propria disponibilità a proporsi come punto di riferimento. Le modalità possono essere incontri, telefonate, visite al nuovo domicilio; in caso di particolari situazioni di disagio, la Cooperativa è in grado di attivare una serie di contatti che possano fornire temporaneo sostegno.

6.3 Progetti in corso e spunti per il futuro

Due educatrici dell’equipe (una della Ceas e una dell’Alloggio) hanno partecipato al Progetto Europeo triennale Erasmus + “Dopo di Noi. Sviluppo e innovazione nei processi di dimissione dai percorsi di tutela degli adulti svantaggiati”.

Due educatrici della CEAS hanno concluso il  Progetto MAC – Meglio a casa bimbi.

Un’educatrice è partner nel programma di protezione dei minori Congregational Child Safeguarding Policy avviato dalla Congregazione a livello internazionale.

Tre educatrici (due della Ceas ed una dell’alloggio) sono state selezionate per il progetto Erasmus “Voice +”.

7. Reclami

La presentazione dei reclami da parte delle famiglie e delle ospiti deve avvenire in forma scritta indirizzata al Rappresentante Legale (Simonetta Schiavo) all’indirizzo: Buon pastore Cooperativa Sociale – Impresa Sociale, via Parini, 16 – 16145 Genova. La risposta scritta verrà inviata entro 15 giorni. La documentazione della procedura di reclamo è conservata presso la sede.

L’informativa relativa ai reclami avviene in fase di inserimento delle ospiti attraverso la sottoscrizione della procedura.

8. Rilevazione della qualità percepita

La rilevazione della qualità percepita avviene tramite consegna di questionario somministrato alle ospiti maggiorenni e ai famigliari delle ospiti minori in fase di dimissione.


[1] Buon Pastore Cooperativa – Impresa Sociale: P.Iva 02590730996 con sede legale a Genova in Via Parini 16. Iscritta al Registro delle Imprese di Genova il 26/02/2019, nell’apposita sezione speciale in qualità di IMPRESA SOCIALE. Iscritta all’Albo Società Cooperative con il numero C129843.

Per contatti:

  • Rappresentante Legale –  Simonetta Schiavo 3498084034

Per contatti:

  • Nicoletta Moretto (coordinatore CEAS) 3477031215
  • Simonetta Schiavo (coordinatore ALLOGGIO GIOVANI) 3498084034
  • Paola Garbarino (referente Alloggio Giovani) 3470667909
  • Ufficio educatori 010317452

cooperativa sociale – impresa sociale